Minimalismo digitale: Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni (Italian Edition) by Cal Newport

Minimalismo digitale: Rimettere a fuoco la propria vita in un mondo pieno di distrazioni (Italian Edition) by Cal Newport

autore:Cal Newport [Newport, Cal]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788885493766
editore: ROI Edizioni, Macerata
pubblicato: 2019-06-17T22:00:00+00:00


Capitolo 5

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La più grande sfida sportiva

Nel 2007 l’emittente televisiva ESPN trasmise uno dei più strani eventi sportivi mai apparsi su quel canale:[1] il campionato nazionale della Rock Paper Scissors League, la lega americana del gioco Carta, forbici, sasso. All’inizio del match finale, che è ancora possibile vedere su YouTube, i cronisti sportivi hanno presentato con entusiasmo i due “fenomeni RPS” (dove RPS sta per rock, paper, scissors) che si sarebbero fronteggiati, dichiarando con imperturbabile serietà che il pubblico avrebbe assistito alla “più grande sfida sportiva”.

La gara si è svolta all’interno di un ring in miniatura, al cui centro c’era un podio. Il primo sfidante aveva un paio di occhiali e indossava pantaloni color cachi e una camicia a maniche corte. È inciampato nelle corde cercando di salire sul ring. Il suo soprannome, come ci hanno detto, era “Land Shark” (squalo di terra). Anche il secondo concorrente, soprannominato “the Brain” (il Cervello), si è presentato con un paio di pantaloni color cachi ed è salito sul ring senza cadere. “Promette bene” ha commentato il cronista.

Poi è arrivato un arbitro che con un gesto della mano ha dato il via alla competizione. Entrambi i giocatori hanno fatto il conto alla rovescia con una mano prima di lanciare il simbolo scelto. The Brain ha scelto carta, mentre Land Shark ha optato per forbici. Un punto per Land Shark! La folla esulta. Poco meno di tre minuti più tardi, Land Shark ha vinto il campionato e un premio di cinquantamila dollari, soffocando il sasso di the Brain con quella che i cronisti hanno chiamato “la carta il cui rumore si è sentito in tutto il mondo”.

A prima vista, l’idea di prendere sul serio una partita a Carta, forbici, sasso potrebbe sembrare folle. A differenza di quanto accade nel poker o negli scacchi, non sembra esserci spazio per la strategia in questo gioco, cosa che, se fosse vera, renderebbe essenzialmente casuale l’esito di una qualunque competizione. Però non è così. Nel momento di massima popolarità della lega, all’inizio degli anni 2000, nelle prime posizioni nelle classifiche dei tornei si posizionavano sempre gli stessi giocatori altamente qualificati e, quando i giocatori esperti gareggiavano con i novizi, il peso delle capacità personali diventava ancora più evidente.[2] In un video promozionale realizzato dalla National league,[3] un giocatore d’eccezione, che risponde al nome di Master Roshambollah,* sfidava alcuni estranei nella hall di un hotel di Las Vegas. Vinceva quasi sempre.

La spiegazione di questi risultati è che il gioco Carta, forbici, sasso, contrariamente a quanto potremmo supporre, richiede strategia. A distinguere giocatori avanzati come the Brain, Land Shark e Master Roshambollah dai comuni mortali, però, non è una sequenza di mosse noiosamente memorizzata o un magico calcolo statistico. È invece la loro sofisticata comprensione di un argomento molto più ampio: la psicologia umana.

Un giocatore esperto di Carta, forbici, sasso elabora le informazioni sul linguaggio corporeo del proprio sfidante, combinandole con altre informazioni che trae dalle mosse più recenti, per comprendere lo stato mentale di quella persona e quindi formulare un’ipotesi plausibile sulla sua mossa successiva.



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